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Dizion. 5° Ed. .
CULTO.
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CULTO. Definiz: | Sost. masc. Tributo di onore e di venerazione, che si rende alla Divinità, in modi diversi secondo le diverse religioni; e propriamente, con atti esterni di adorazione e ne' luoghi sacri a ciò destinati. |
Dal sostantivo lat. cultus, che fu trasferito anche a questo medesimo senso. – Esempio: | Sacch. Op. div.: Culto interiore è quello che si fa a Dio collo 'ntelletto e colla volontà; l'esteriore, per mezzo d'ufficj corporali, ceremonie, sacrificj. | Esempio: | Savonar. Tratt. Gov. Fir. 35: Non è cosa che più abbia in odio il tiranno, che il culto di Cristo ed il ben vivere cristiano. |
Esempio: | Tass. Gerus. 1, 9: E fondar Boemondo al novo regno Suo d'Antiochia alti principj mira, E leggi imporre, ed introdur costume, Ed arti, e culto di verace Nume. | Esempio: | E Tass. Gerus. 2, 7: Il casto simulacro indi rapio, E portollo a quel tempio ove sovente S'irrita il ciel col folle culto e rio. |
Esempio: | Segner. Paneg. 1, 77: Si ergono alla loro memoria (de' Martiri) splendidi altari, si formano alle loro ossa preziose custodie, si struggono al loro culto candide cere. |
Esempio: | Aver. G. Lez. tosc. 1, 10: Nella Libia è famoso il culto che prestavasi a Giove Ammone. | Esempio: | Mont. Poes. 1, 372: O colpe, che d'orror fan irti i crini, E disdegnoso d'uman culto il cielo! | Esempio: | Cesar. Vit. Crist. 1, 21: Dio creò l'uomo.... per aver una creatura che.... potesse.... rendergli onore e culto di corpo e di spirito. |
Definiz: | § I. Spesso riceve gli aggiunti Divino o Pubblico. – |
Esempio: | Cell. G. Maestruzz. volg.: Culto divino si dice vulgarmente per venerazione che si fa a Dio con atti interni o esterni. | Esempio: | S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 60: Ma non dei però intendere, che in alcuno caso non sia licito di fare lo lavorio curioso, bello, nè delicato, e specialmente in quelle cose che sono deputate al culto divino. |
Esempio: | Machiav. Pros. var. 8, 241: Come l'osservanza del culto divino è cagione della grandezza degli Stati, il dispregio del culto divino è cagione della loro rovina. |
Esempio: | Borgh. S. Tertull. 65: Ma perchè facilmente rassembra cosa iniqua, che gli uomini liberi siano a forza sospinti a sacrificare (perciocchè per altro l'animo volentieri si tira al divin culto), e certo ec. |
Esempio: | Aver. G. Lez. tosc. 1, 6: Il sapientissimo Salomone.... innalzò tempj, e prestò culto divino all'idolo Moloch. |
Esempio: | Zannon. Marm. Pozz. 19: Quantunque Roma si mostrasse avversa al culto pubblico delle straniere divinità, pur nondimeno permetteva ad ogni Municipio l'esercizio delle patrie religioni. |
Definiz: | § II. Per similit. – |
Esempio: | Firenz. Pros. 2, 83: La vera Venere accorgendosi che le celesti cerimonie erano fuor di modo trasferite al culto d'una fanciulla mortale, grandemente si accese nell'animo suo. | Esempio: | Pindem. Poes. 8: Deh! grido (alla dea, Solitudine), se ti spiace il culto mio, E che pensi di me, saper mi lassa. Il tuo culto sprezzar, no, non poss'io, Ma ec. |
Definiz: | § III. E in locuz. figur. – |
Esempio: | Bellin. Disc. Anat. 2, 368: Ma vi vuol poi [l'Anatomia] sempre chiusi e sempre nascosti ne' suoi santuarj, solo aperti ai consociati al suo culto. | Esempio: | E Bellin. Disc. Anat. appr.: E consacrati al suo culto (dell'Anatomia) vedemmo tempj e giardini, vittime e vittimare. |
Esempio: | Magal. Lett. 33: Tesoro (i Buccheri) risguardato da essa (dall'Italia) con disprezzo, intanto che la Spagna l'adora con una maniera di culto superstizioso, e la Francia, l'Inghilterra e.... l'Alemagna.... lo venerano ec. | Esempio: | E Magal. Lett. At. 202: Il nostro Redi, le cui Opere hanno trovato altari e culto infin nell'ultimo settentrione. |
Definiz: | § IV. Figuratam. riferiscesi a cose morali o intellettuali o affettive, come virtù, scienza, bellezza, memorie, e simili; e vale Venerazione che si ha per esse, e che manifesta con le opere od anche espressamente con onoranze. – |
Esempio: | Vill. F. Vit. 15: Molte altre cose ha composte e compone per lo avvenire, che al culto della virtù s'appartengono. |
Definiz: | § V. E riferito a luogo sacro, vale Adempimento degli atti o cerimonie con le quali in esso si onora la Divinità. – | Esempio: | Serdon. Stor. Ind. volg. 57: E per la guardia, e per il culto di quel tempio,... vi pose monaci di gran santità. |
Definiz: | § VI. Culto, riferito al corpo o ad alcuna parte di esso, vale, alla maniera latina, Il modo come alcuno cura il proprio abbigliamento o la nettezza della persona; o genericamente, Tutto ciò che risguarda l'esteriore apparenza, Modo di vivere, e simili. – | Esempio: | Flav. Gios. volg. 59: El vestito ed il culto del corpo di tutti [gli Essei presso i Giudei] era simile a quel dei fanciulli che stanno in timore e che sono sotto la custodia del maestro. |
Esempio: | Davil. Guerr. civ. 3, 273: Disperato avea dato negli eccessi della malinconia, sicchè non sosteneva nè di mutarsi le vesti, nè di tagliarsi i capelli, nè di usare il solito culto della persona. |
Esempio: | Pallav. Tratt. Stil. 189: Nel culto della persona e delle abitazioni distinguesi la pulitezza dalla splendidezza. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 270: La donna stessa Con l'azioni piacevoli e coi modi Avvenenti e leggiadri, e con lo schietto Culto del proprio corpo, opra che l'uomo S'avvezzi agevolmente a viver seco. | Esempio: | Cocch. Disc. 1, 219: Accomodandosi ad ogni vitto fortuito, e dell'umil suo culto ed apparenza contento. |
Esempio: | Spolv. Colt. Ris. 4, 1266: Molte arti e molte E di vitto e di culto usanze e forme A' popoli mostrando. | Esempio: | Leopard. Poes. 100: Lui delle vesti e delle chiome il culto E degli atti e dei passi, e i vani studj Di cocchj e di cavalli,... Tengon la notte e il giorno. |
Definiz: | § VII. Si usò per Coltivazione; così riferito a terreni come a piante: ma oggi non adoprerebbesi che in poesia. – | Esempio: | Machiav. Art. Guerr. 205: Che i suoi principi tornino a governare i loro popoli, i gentiluomini al culto delle loro possessioni, ed i fanti alla loro particolare arte. | Esempio: | Rucell. G. Ap. 452: E con qual culto Si produca il popon tanto soave. | Esempio: | Alam. L. Colt. 1, 487: Ma riguardisi ben.... Tra tal varïetà [di frutti] comprender dritto Di ciascuno il valor, la sede e 'l culto. | Esempio: | Spolv. Colt. Ris. 4, 1300: Visti i fertili piani e le feconde Ricolte di tal biada (opra de l'acque), Molta seco ne addusse; e al suol natio Tornando,... In don la offerse al padre Nilo, e 'l culto A parte a parte divisògli. |
Definiz: | § VIII. E in locuz. figur. – | Esempio: | Tass. Mond. cr. 124: Così (come gli alberi secondo la coltura) l'animo ancor, se studio o cura Delle sue macchie non polisce e terge, Perde il natio candore.... Ma per culto s'innalza, e lieto aspira Già quasi al cielo, e sè medesmo avanza. Dunque di coltivar l'umana mente Apprendano i mortali. |
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